Dopo i 90

La Mongolia nel 1990, dopo 70 anni di comunismo fu costretta a passare da un'economia Comunista ad un sistema economico di Mercato. La conseguente privatizzazione dell’industria di stato portò alti livelli di disoccupazione. Tutti i sistemi d’assistenza sociale crollarono. Questo affettò duramente quasi tutte le famiglie. Un venti percento della popolazione del paese passò da povera a poverissima.

Le famiglie

In genere la povertà percuote più le donne che gli uomini. In Mongolia nel 2002, venticinque per cento delle famiglie mongole avevano come capo famiglia una donna, approssimativamente 55,000 famiglie. Almeno la metà di queste famiglie era povera. Una di quattro di queste famiglie aveva sei o più bambini.

I bambini

Oggi, approssimativamente un terzo dei bambini che vivono in Mongolia hanno qualche problema relazionato con la povertà. Il tasso di bambini che non sono capaci di frequentare la scuola dai 7 ai 19 anni è di uno ogni cinque. Questo dovuto principalmente allo status di lavoro dei genitori. I genitori che non hanno un buon lavoro non riescono a provvedere sufficientemente per le loro famiglie.

I numeri


Attualmente, una ogni tre persone in Mongolia è povera, ed il numero continua a crescere nella misura che il divario di redditi s’allarga. Altre criteri di valutazione confermano che la rilevanza della povertà in Mongolia è sostanziale: in media, il consumo d’ogni persona è sotto l’undici percento della linea di povertà.

Costi sociali della poverta'


La povertà è associata strettamente con la disoccupazione e i bassi livelli d’istruzione e di salute. Effettivamente, dati delle indagini sulla famiglia rivelano che un terzo dei più poveri è disoccupato, una percentuale tre volte tanto da quella dei non-poveri. I costi sociali di disoccupazione sono severi, contribuisce alla bassa autostima, alla depressione, all'abuso di alcol, alla violenza e al crimine. Un’ultima caratteristica delle famiglie povere è la loro eccessiva dipendenza dal reddito di pensioni e benefici sociali, nonostante i loro livelli siano molto bassi. La quota di questi trasferimenti sul reddito della famiglia è tre volte più alta per i più poveri che per il non-povero delle aree urbane e due volte più alta nelle aree rurali.

Strategie

Le persone povere usano una gamma di strategie per rispondere a questi shock includendo la migrazione nelle città e nelle regioni più prospere. È chiaro che la mancanza di reddito è la maggior causa di povertà in Mongolia. La maggioranza dei poveri vive in ger, e un 27 ad un 30 percento di loro usa acqua da fonti non sicure per il consumo di tutti i giorni.

La povertà rurale

La povertà non solo è trincerata nei centri urbani ma anche in aree rurali, dove vive la metà dei poveri del paese. I poveri rurali sono disseminati, isolati ed estremamente mobili. La metà degli abitanti della campagna sono pastori semi-nomadi che si muovono da un pascolo remoto ad un altro, vivendo con le loro famiglie nelle tradizionali tende rotonde di feltro chiamate ger. Durante l’inverno i pastori tendono a trasportare i loro greggi vicino ai "sum" così possono avere accesso più facile ai servizi di salute, istruzione e rifornimenti basici. Questi "sum" sono piccoli distretti all'interno delle province chiamate "aimag" e sono composti di circa una centinaia di gruppi famigliari. L'altra la metà degli abitanti rurali vive nei "sum" dove la povertà sembra essere radicata più profondamente.

I pastori

Nonostante che la produzione di bestiame sia ancora una delle fonti principali del sostentamento per gli abitanti rurali, il numero di bestiame per pastore sta decrescendo drasticamente. La dimensione dei greggi per la maggioranza delle famiglie è ben sotto il livello d’esistenza. Per un sostentamento accettabile a lungo termine, una famiglia di pastori ha bisogno di un minimo di dieci teste di bestiame bovino o yak o di settanta pecore. Eppure quando le cooperative d’animali domestico furono disgregate nei primi anni del 90, quasi il 20 per cento delle famiglie, ricevette meno di dieci animali. I pastori sono fra i più poveri tra i poveri della Mongolia.
Fonte: IFAD